I “Pionieri” dello Ski Club V.M.P.

Era il 1977 quando un gruppo di appassionati sciatori di Valeggio e Monzanbano univano il loro entusiasmo per dar vita ad una nuova società sportiva.
L’anno precedente Dino Pezzini aveva fondato lo sci club Valeggio e su questo nucleo vennero ad inserirsi i nuovi soci di Monzambano e Ponti, alcuni di questi ancora oggi presenti come Achille e Clotilde Giaretta o Amedeo Melli; altri, come Guido Brusco, ora sconosciuto ai più ma allora insostituibile organizzatore e responsabile dei tesseramenti, altri ancora, come Andrea Zaniboni, di recente tornato fra di noi per seguire l’evoluzione dei figli avviati allo sci.
Alla società, affiliata presso il Comitato Provinciale veronese della F.I.S.I., venne dato il nome di Ski Club V.M.P., abbreviazione di Valeggio, Monzambano, Ponti, ad indicare la provenienza della maggioranza dei soci.
Alla guida un direttivo composto dal presidente Dino Pezzini, dal Vice Presidente Achille Giaretta e dai consiglieri  Amedeo Melli, Clotilde Giaretta, Guido Brusco,  Alessandro Mauro, Mauro Fusaro, Andrea Zaniboni e infine, in qualità di segretario, Claudio Zgrablich allora titolare della “Bottega Sport” di Valeggio, negozio già punto di riferimento tecnico dello sci Club Valeggio, dove le preziose lamine degli atleti erano affidate alle cure di Modesto Mazzonelli e “Mucci” Musitelli.
Erano gli anni in cui l’entusiasmo per i trionfi della Valanga Azzurra spingeva verso lo sci un numero sempre crescente di sportivi, desiderosi di apprenderne i segreti, di esibirsi nella “serpentina a sci uniti” (il must tecnico dell’epoca) e di ….. gareggiare fra loro.

Costabella 1979

Costabella 1979: gruppo di partecipanti alla gara sociale

Articolo d'epocaCosì, fin dai primissimi anni di vita, lo Ski Club V.M.P. prese ad organizzare corsi di sci – ….. anche allora aperti agli allievi dai 6 agli 80 anni – e gite domenicali in pullman.
La scuola di sci si teneva a San Giorgio o a Prada Costabella sotto la guida dei maestri dell’equipe di Italo Mazzonelli nel pomeriggio di dieci sabati durante tutto l’arco della stagione; le mete domenicali ( Panarotta, San Giorgio, Folgaria, Monte Bondone, San Valentino) erano raggiunte con i pullman di Marcello e, poi, di Tiziano.
Risale al 1980 la prima partecipazione, sulle nevi di Maniva, di uno sparuto gruppetto di atleti: Dino e Giuseppe Pezzini, Achille e Paolo Giaretta, i giovanissimi Massimo Titoni e Nicola Bottura,  Luciana e Clotilde Giaretta in campo femminile, al Campionato del Basso Garda, in quegli anni disputato da Desenzano, Manerba, Pippo Sport, Rovizza, Sirmio Ski, Sporting Sirmione, Limone e dai due Sci Club di Salò
Negli anni 1980-1981 il successo della scuola sci, da quel momento programmata durante le vacanze natalizie sulle piste di Novezza, unitamente allo spirito di coinvolgente amicizia che animava le gite e, forse non ultima, una certa propensione festaiola testimoniata dalle castagnate e dalle cene sociali subito messe in programma, avvicinava al V.M.P. un numero sempre maggiore di aderenti anche dai paesi vicini, Castelnuovo in testa.
Le iniziative si moltiplicavano; veniva stabilmente inserita fra le attività una settimana di sci estivo al Passo dello Stelvio presso la scuola Cristallo, le gite toccavano nuove e più prestigiose località; la partecipazione al Campionato del Basso Garda si faceva via via più qualificata.
I tempi erano maturi per un deciso salto di qualità.

 

Lo Sci Club Alto Mincio

Il 1983 fu anno di grandi cambiamenti. Al termine di una stagione nella quale la scarsità di neve sulle nostre montagne faceva scoprire la garanzia dell’innevamento della piste di Oclini, che permettevano il regolare svolgimento della scuola sci, il Direttivo decideva di modificare la denominazione sociale sostituendo quella ormai riduttiva, sotto l’aspetto del bacino d’utenza raggiunto, di “V.M.P.”.
Nasceva così, nella primavera del 1983, lo Sci Club Alto Mincio.
Il nome veniva preferito ad altri (da più persone era stato proposto “Sci Club Azzurro”, in omaggio sia ai colori nazionali che all’avventura appena conclusa di “Azzurra” in Coppa America) perché avrebbe immediatamente consentito di individuare la provenienza del gruppo, pur così ramificato su un territorio relativamente vasto e senza un paese – guida.
La nuova società si dotava di un nuovo Direttivo più allargato e Dino Pezzini, il glorioso Presidente degli entusiastici inizi, lasciava il posto a Nereo Titoni, già da qualche anno presente nel direttivo assieme ad altri castelnovesi genitori appassionati di giovani sciatori. Alla vicepresidenza e direzione agonistica Achille Giaretta; alla segreteria Clotilde Giaretta e Amedeo Melli; consiglieri Guido Brusco, Giovanni Cappa, Carlo Manini, Renato Colombaroli, Vittorio Marconi, Gianfranco Zenato e Ivo Munari.
La metà degli anni ottanta vedeva una rapida e continua crescita grazie, soprattutto alla costante presenza di interi gruppi familiari, già tra loro legati da rapporti di conoscenza destinati a trasformarsi, nella vita sociale, in legami di amicizia.

1985: un arrivo dello Sci Club a OcliniE’ impossibile non ricordare con piacere e un briciolo di rimpianto i tre, a volte quattro, pullman che ogni domenica portavano sulla neve lo Sci Club; le torte, le sbrisolone, “el fugasin su la gradela”, le bottiglie di vino che, la sera immancabilmente apparivano a rendere meno triste il ritorno a casa; i cento partecipanti alle settimane natalizie di Oclini, le Pasquette sulla neve con la polenta e le salamelle a prendere per un giorno il sopravvento sugli sci.

 

Oclini 1986: premiazione gara sociale.

 

Insomma, un età dell’oro durata più di dieci anni che ha visto crescere nel gruppo ragazzini ora a loro volta genitori di giovani soci, con l’amicizia e l’allegria a fare da insostituibile supporto alla voglia di sport.
Al 1984 risale la prima sponsorizzazione con il ristorante “Zia Teresa”, e l’adozione della prima divisa sociale, tanto amata da diventare, per alcuni giovani soci, inseparabile (le cronache riportano che Simone “Ligabis” Mattinzioli la togliesse solo al momento di coricarsi).

A quegli anni risale anche la crescita agonistica del gruppo, con i primi successi individuali e di società nel Campionato del Basso Garda e la costante presenza di sessanta – settanta atleti ad ogni gara.
L’appuntamento di giugno al Passo dello Stelvio diventava irrinunciabile per moltissimi soci, giovani e meno giovani; a Solda si anticipava la stagione l’otto dicembre e la si concludeva sulla neve primaverile i primi giorni di maggio.

Oclini 1987: gara sociale 1° Trofeo DuelleNel 1987 iniziava la collaborazione con il nuovo sponsor, destinato ad accompagnare ed a “vestire” lo sci club fino ad oggi: Duelle Sport.
Chi non ricorda le gloriose giacche rosse (qualcuna ancora in servizio) e poi le altre, viola – azzurro dei primi anni novanta, quando l’Alto Mincio contava più di 450 soci (tra i più numerosi del triveneto) e dominava la classifica di società del Campionato del Basso Garda.

Il resto è storia recente. Gli ultimi anni novanta, finita l’era Tomba, hanno visto purtroppo una diminuita partecipazione, molti dei genitori di un tempo si dedicano forse ad attività meno faticose, molti dei giovani hanno maturato altri interessi, in generale il settore del turismo invernale sta attraversando un momento di crisi, occorrerà probabilmente trovare nuove formule per propagandare uno sport che ormai non è più “di massa”.

Oclini 1994: gara socialeIn questo senso, da alcuni anni è stata inserita, nell’ambito della scuola natalizia a passo Oclini, un’apposita sezione dedicata allo snow board, molto apprezzata e frequentata dai giovani e, anche sull’onda del gemellaggio con il Gruppo Amici della Montagna di San Giovanni Lupatoto, si è dato spazio allo sci di fondo, ampliando quindi l’offerta a tutte le espressioni dello sci.
Quello che comunque conforta è, da un lato, la continuità data dalla sempre alta partecipazione alla scuola di sci natalizia ed ai fine settimana di Solda, dall’altro, la nascita di un nutrito gruppo agonistico, intensamente impegnato nell’attività federale, compatto e motivato.

Oclini 2002: gara socialeLa sfida per il futuro – perché no, per i prossimi 25 anni – sarà quella di coniugare al meglio le diverse anime dello Sci Club, professionalizzando le offerte e facendo leva, sempre, sul condiviso entusiasmo ed amore per lo sport, la vita associativa ed i progetti comuni.